Solita sveglia alle 7:30, colazione con Sunjan e visita al roof top, dove penso che questo è il penultimo giorno, mercoledì si torna indietro.

Faccio le mie cose e alle 9:30 sono in ospedale dove mi aspetta la giovane Bibhuti.

Le testo l’energia, sembra essere nella norma; le propongo allora di non lavorare sulle emozioni negative, ma con una tecnica, anche per me nuova, di visualizzazione positiva del suo futuro. Il mio coach me l’ha consigliata per Grishma e ho pensato di utilizzarla un po’ con tutti prima di andarmene, per lasciare loro con una buona sensazione sul loro futuro.

È nuova anche per me, quindi buona occasione per provarla, male comunque non può fare, al limite non funziona.

Faccio a Bibhuti una classica induzione ericksonisna(parlata), poi le chiedo di visualizzare davanti a lei una donna di 80 anni che le assomiglia molto, di guardare il suo sguardo rassicurante e di presentarsi a lei. L’anziana signora poi si presenta a Bibhuti come l’impersonificazione di lei nel suo destino, nel suo futuro.

A questo punto dico a Bibhuti di parlare con lei, di chiederle ogni suggerimento utile, di chiederle ogni aiuto per il cammino della sua vita; infine le chiedo di visualizzare l’anziana signora che l’abbraccia, poi la saluta prima di svanire.

Chiedo a quel punto a Bibhuti di avanzare nel suo futuro confortata dai consigli della signora, prima di risvegliarla.

Le chiedo un feedback, se è riuscita a visualizzare l’anziana signora ed ad apprendere i suoi consigli, mi risponde di sì.

Le chiedo se ha una migliore visione del suo futuro, mi risponde un pochino.

Abbiamo ancora un po’ di tempo e le faccio del mesmerismo, ma dopo un 20 minuti “torna su”. La mia impressione è che dopo la sessione di venerdì, con Sadna presente, faccia più fatica ad andare in ipnosi per cui le mie tecniche funzionano meno.

Passo a Shushant, mentre in ospedale sta succedendo il delirio, Ralph vuole uscire e sono costretti a chiuderlo in camera.

Con Shushant opto oggi per la stessa tecnica di Bibhuti, la pregressione. Gli chiedo prima come vede il suo futuro, mi risponde che non vede nulla.

Lo mando giù, gli dico di immaginare un uomo di 80 anni che rappresenta la sua impersonificazione da anziano; gli chiedo di parlare con lui, ascoltare i suoi consigli sulla sua strada futura da percorrere. Li faccio abbracciare e poi gli dico di ascoltare le ultime parole che l’anziano ha da sussurrargli nell’orecchio prima di svanire.

A quel punto lo risveglio e gli lascio il tempo di riprendersi, ci vuole sempre un po’ con lui.

Gli chiedo un feedback e, mentre me lo dà, capisco che ha capito 8 anni, non 80 anni come età della persona incontrata(eight invece di eighty), mi metto le mani nei capelli…

Succede però una cosa particolare; dopo il lungo lavoro fatto con lui, specialmente su quando era giovane, il giovane Shushant di 8 anni gli svela un sacco di progetti per il futuro.

Shushant a quel punto mi dice una cosa rivelatoria. Il suo sogno era avere una casa, una famiglia ed una stabilità economica, che se avesse avuto il padre ancora ricco avrebbe facilmente ereditato, ma non se lo sarebbe conquistato, non ne sarebbe stato orgoglioso.

Gli faccio allora un discorso olistico, molto energetico: le sfide che una persona ha nella vita, se superate, diventano il motivo del proprio successo. Gli faccio l’esempio di Del Vecchio, fondatore e patron di Luxottica; è nata orfano, non ha mai visto i suoi genitori, e qual’è stato il business che gli ha dato successo? Gli occhiali (ha creato oggetti utili alle persone per vedere…). È una metafora, la vita di Del Vecchio è una metafora, la sua grande sfida nella vita, che poi lo ha reso celebre, è diventata il suo successo…

Shushant capisce e mi ringrazia, io aggiungo che se nella vita delle cose brutte che ti succedono tu ne dai la colpa ad altri, anche se apparentemente così può sembrare, non le supererai mai e così non avrai mai successo.

Dopo queste perle di saggezza(ironico) usciamo a prendere una boccata d’aria. 

Attendo il pranzo delle 3pm per mangiare anche se prima mi offrono un piattino di mais saltato.

Arriva quindi il secondo pranzo, i noodles, e li mangio con tutti i pazienti in refettorio; mi siedo vicino a Grishma che questa volta mangia di gusto, fa addirittura il bis. Colgo l’occasione per proporle di lavorare insieme dopo pranzo ed è entusiasta.

Finiamo, ci prendiamo 15 minuti di pausa, e poi la faccio chiamare in stanza; le faccio la solita sensibilizzazione e poi del mesmerismo e va giù bene, ma, come per le volte precedenti, inizia a sporgersi troppo dalla sedia ed ad un certo punto si risveglia perché sta quasi per cadere. Riconoscendone la suscettibilità ipnotica le propongo un’altra pratica, la stessa fatta a Bibhuti e Shushant, la pregressione. Lei non sa cosa sia, ma accetta.

Le faccio per la prima volta una induzione ericksoniani, verbale e va giù benissimo.

Le faccio poi la solita trafila che avete letto sopra, della donna anziana che è la sua impersonificazione e tutto il resto che evito di raccontare per l’ennesima volta. 

Quando la sveglio le chiedo un feedback, mi risponde che ha visto una lei da anziana che prima le diceva cose carine, ma poi ha iniziato a dirle cose che le facevano paura. Nel futuro si è vista nel buio, su un ponte, come fosse in un’altra dimensione. Giro il discorso, perché capisco che non è andata come volevo, la ragazza è molto problematica; le racconto anche a lei la metafora di Del Vecchio al fine di farle prendere in mano la su avita e non fare la vittima, prima di lasciarla andare.

Inizio a pensare dentro di me che la ragazza  possa avere qualche parassita eterico, per cui ci vorrebbe una bella ipnosi esoterica, robba forte.

Subito dopo chiamo Shushant per la seconda sessione, la classica regressione questa volta dedicata alla famosa emozione amore ed odio tra i 15 e 18 anni, su cui tanto mi sono scervellato col mio coach negli ultimi giorni.

Iniziano, lo mando giu, e la sessione diventa caotica, va prima agli 8 anni, e mi dico non può essere, poi interpello l’inconscio che mi dice trattarsi di una parte di un’emozione relativa sempre ai 15-18 anni, provo a richiamarla, ma non gli viene fuori. Allora provo con la morte del padre, altro tema caldo, nulla non lo vede; riparlo con l’inconscio, che questa volta è un po’ più specifico, per cui riesco a richiamare quell’emozione, ma nel mentre Shushant inizia ad avere tremori. A quel punto come consigliatomi dal mio coach, ordino all’inconscio di bloccare la crisi,” rilassa tutti i muscoli di Shushant e blocca la crisi”, I tremolii si fermano e vado avanti nella regressione. Insomma riesco a finirla, dovendo più volte ordinare all’inconscio di bloccare i tremolii del ragazzo, cosa che non avevo mai fatto prima, ma che funziona.

Shushant nel mentre trova l’insegnamento, poi la risorsa positiva, rivive il momento “brutto” con la risorsa trovata; insomma la tecnica ormai chi mi segue l’ha letta più volta. La cosa interessante è che “ordinando” più volte all’inconscio di bloccare i tremori durante la sessione e poi facendo una deinduzione volta proprio a non lasciare alcuna crisi in atto, Shushant si risveglia senza alcun sintomo, tanto che gli chiedo scusa per non averlo fatto prima.

Finisce così anche l’ultimo giorno in ospedale, domani ho tre sessioni da fare e poi le foto di rito col personale ed i pazienti.

Con la giovane Grishma voglio provare qualcosa mai fatto qua, l’ipnosi esoterica; ne parlo con Sadna, prima di andare via, per spiegargliela e chiederle il permesso. Me lo dà sulla fiducia, dicendomi che anche quello va provato. Sono ancora indeciso se spiegarlo prima alla giovane ragazza o no; se glielo dico prima si può prendere paura e non andare giù, se non glielo spiego potrebbe nel durante prendersi paura. Decisione non facile ma che prenderò al momento.

Lascio l’ospedale e arrivo a casa, dove inizio  a discutere con Narayan come lavorare sul mio sito, ho un po’ di lavoro per lui. E lui ne è entusiasta, mi promette già grandi miglioramenti al mio sbarco in Italia mercoledì sera.

Si avvia al termine questa mia esperienza, inizio ad essere stanco, ho lavorato senza sosta per più di due settimane con un solo giorno di stop. Ho fatto oltre 60 sessioni di ipnosi, più test di energia e chakra, energizzazioni. È tempo di tornare a casa e riposarmi, godermi mio figlio ed il mio gatto, Larry, che mi aspetta a casa.

NAMASTE 🙏 

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